Il lavandino intasato in cucina è un problema molto diffuso nelle case italiane.
La principale causa è la cattiva gestione dello stesso.
Spesso, infatti, si tende a buttarci di tutto e di più quando invece non andrebbe fatto.
Lavandino intasato cucina: cause
A parte i difetti d’impianto come una bassa pendenza, ossia il dislivello tra scarico cucina e scarico colonna fognaria, e un’eccessiva distanza tra cucina e colonna; a causare maggiormente il lavandino intasato in cucina è l’olio.
Poiché è liquido si pensa che scorra come l’acqua.
Invece fa il contrario.
Appena può si ferma e, come il colesterolo, blocca la condotta.
Come liberare, dunque, il lavandino intasato in cucina?
Vediamo cosa fare.
Lavandino intasato cucina: ecco cosa fare
Per sturare un lavandino intasato in cucina, non bisogna mai scordare la propria sicurezza.
Ora che ti sei messo al sicuro, puoi metterti all’opera per sgorgare il tuo lavandino intasato in cucina, vediamo come.
Per prima cosa, dunque, per liberare lo scarico del lavandino è usare una ventosa.
Questa, comprimendo e decomprimendo lo sporco lo può scollare e renderlo facile da cacciare giù nella condotta fino alla fogna stradale.
Se con la ventosa, il lavello non accenna a dare segni di vita, puoi provare con una pompa disostruente manuale (oppure elettrica se vuoi fare il figo ;))
A volte, può non essere sufficiente neppure la pompa disostruente.
Se il tappo è lì fermo da molto tempo, può essere davvero difficile da smuovere meccanicamente.
In questo caso, allora, bisogna agire chimicamente.
Con l’aiuto di un imbuto e dopo aver asportato tutta l’acqua possibile, versa lentamente un acido sgorgante.
Lascialo agire secondo le indicazioni del produttore e poi fai scorrere acqua lentamente.
L’acido, infatti, a contatto con l’acqua può creare reazioni esplosive nocive per la tua salute!
A questo punto dovresti avere spurgato il tuo lavandino intasato in cucina e tornare ad usarlo felicemente.
In caso contrario …
Chiamaci
Se non sei pratico del fai da te o hai paura di creare più danni che benefici, non esitare e chiamaci subito al 3898835026 e saremo da te in men che non si dica!
Grazi ai nostri automezzi copriamo tutta Milano e provincia!
Il problema del lavandino intasato, specialmente in cucina, è molto diffuso.
Tra le distanze abissali tra cucina e colonna fognaria e la cattiva condotta di chi abita la casa, le cause del lavandino intasato sono molto variegate.
Lavandino intasato: cause
Le cause, più comuni, di un lavandino intasato sono:
eccessiva distanza tra cucina e colonna fognaria
cattiva condotta degli abitanti.
Per esperienza, mi sono capitate cucine distanti dalla colonna fognaria di oltre 10 m.
La colpa, però, non è di chi usa la cucina, ma di chi ha progettato gli spazi e qui, mi scuso in anticipo, è colpa degli architetti.
Non nego neanche che qualcuno, per avere più spazio in casa, decida di spostare la cucina nel terrazzo, ma non possiamo incolparlo visto che non conosce come funzionano le cose.
L’altro punto, invece, è tutta colpa di chi abita la casa.
Spesso, infatti, si pensa che la cucina sia una grossa via fognaria dove si può buttare di tutto, dalla pasta agli avanzi di cibo e così via.
Quello che frega maggiormente gli abitanti di una casa è l’olio.
Poiché è liquido si pensa che scorra come l’acqua, ma invece no.
Questo, appena può, si ferma come il colesterolo e inizia ad ostruire la condotta.
Mi è capitata una cucina intasata dove nel muro ho trovato oltre 5 cm di grasso agglomerato.
Lavandino intasato: ecco cosa fare
Per sturare un lavandino intasato, non bisogna mai scordare la propria sicurezza.
Ora che ti sei messo al sicuro, puoi metterti all’opera per sgorgare il tuo lavandino intasato, vediamo come.
Per prima cosa, dunque, per liberare lo scarico del lavandino è usare una ventosa.
Questa, comprimendo e decomprimendo lo sporco lo può scollare e renderlo facile da cacciare giù nella condotta fino alla fogna stradale.
Se con la ventosa, il lavello non accenna a dare segni di vita, puoi provare con una pompa disostruente manuale (oppure elettrica se vuoi fare il figo ;))
A volte, può non essere sufficiente neppure la pompa disostruente.
Se il tappo è lì fermo da molto tempo, può essere davvero difficile da smuovere meccanicamente.
In questo caso, allora, bisogna agire chimicamente.
Con l’aiuto di un imbuto e dopo aver asportato tutta l’acqua possibile, versa lentamente un acido sgorgante.
Lascialo agire secondo le indicazioni del produttore e poi fai scorrere acqua lentamente.
L’acido, infatti, a contatto con l’acqua può creare reazioni esplosive nocive per la tua salute!
A questo punto dovresti avere spurgato il tuo lavandino intasato e tornare ad usarlo felicemente.
In caso contrario …
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Un lavello otturato è l’incubo di ogni donna, o di chi lava i piatti in casa 😉
Se fino a poco fa l’acqua scorreva che è una meraviglia, tutto d’un tratto si accumula e non ne vuole sapere di scorrere.
Dopo alcuni giorni, inoltre, inizia anche a puzzare ed a creare un odore sgradevole in tutta casa.
Come mai è bloccato? Come rimediare?
Vediamo insieme le risposte in questo favoloso post!
Lavello otturato: Cause
A meno che non ti sia caduto un oggetto nel lavello , o qualcuno lo abbia fatti accidentalmente, la causa principale di un lavello otturato è lo sporco, olio e avanzi di cibo.
Sotto al lavello , infatti, c’è un il sifone che, trattenendo un po’ di acqua, evita di farti sentire l’odore di fogna.
Avendo la forma di una “U” è facile che trattenga lo sporco più pesante.
A lungo andare questo forma una massa di fango, più o meno densa, che può bloccarsi qua e là nella condotta bloccando lo scarico del lavello .
Come risolvere, dunque, il problema di un lavello otturato? Vediamo insieme cosa puoi fare tu stesso!
Lavello otturato: Cosa fare
Per sgorgare un lavello otturato è buona norma dotarsi di guanti e occhiali di protezione, a meno che tu non voglia infangarti la mano 😉
Per prima cosa, dunque, per liberare lo scarico del lavello è usare una ventosa.
Questa, comprimendo e decomprimendo lo sporco lo può scollare e renderlo facile da cacciare giù nella condotta fino alla fogna stradale.
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Questa, molto probabilmente, è la domanda che ti starai ponendo in questo momento se sei atterrato su questa pagina.
Vuoi sapere la verità? La qualità COSTA.
Idraulico Milano economico:qualità vs costo
Ho visto in giro, di recente, bagno rinnovati pochi anni prima che andrebbero rifatti nuovamente.
Come mai? Qualità scadente!
È ormai appurato che sul mercato sono entrati in commercio molti prodotti di BASSA QUALITÀ a BASSO COSTO.
Con il costo della vita alle stelle, verrebbe opportuno pensare di risparmiare anche sul prezzo dell’idraulico. Ma ne vale la pena?
In giro ci sono molti ‘tuttofare’. Costano poco e fanno tutto.
Quando ti fanno male le ginocchia, vai dal medico di base o dallo specialista?
Anche se il prezzo del tuttofare sia molto allettante, lo è molto meno, in alcuni casi, la qualità del lavoro svolto.
Immagina di spendere 60€ per l’intervento di un tutto fare per una riparazione alla buona e di doverla spendere più o meno ogni mese perché il lavoro svolto si difetta. Non è proprio il massimo, non credi?
Personalmente ho acquistato spesso le cuffie dai cinesi che mi duravano sì e no un mese. In un anno ho speso circa 120€ di cuffie per il telefono.
Poi, per caso, ho provato le cuffie Apple e mi sono durate circa 9 mesi. Anche se il prezzo di acquisto era il triplo delle cuffie dei cinesi, mi sono durate 9 volte tanto. Un bel risparmio, non credi?
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Idraulico Milano economico: costi
Ecco, se anche tu, come me, preferisci la qualità alla convenienza, qui sotto trovi i prezzi onesti di un idraulico a Milano di qualità.
Devi aprire più rubinetti per far arrivare l’acqua calda nella doccia?
Non sai cosa fare e non voglia di farti la doccia fredda?
Vediamo quali sono le case di questo problema diffuso e come puoi risolverlo!
Non arriva acqua calda: cause
Quando non arriva acqua più calda in un rubinetto, vuol dire che al suo interno si è accumulato troppo calcare.
Questo, infatti, sotto forma di minuscoli sassolini ha ridotto o bloccato il passaggio dell’acqua calda.
Questo perché sotto lo scaldabagno, o caldaia, non hai il dosatore di polifosfati ed usi l’acqua troppo calda!
È solo riscaldando l’acqua, infatti, che i minerali di calcio e magnesio si trasformano in carbonato di calcio e carbonato di magnesio comunemente chiamati con il termine di calcare.
Cosa fare, dunque, nell’immediato prima di chiamare un idraulico?
Vediamolo insieme!
Non arriva acqua calda: pulizia cartuccia
La prima cosa che puoi fare per tamponare la situazione è pulire la cartuccia del miscelatore in cui non arriva l’acqua calda.
Hai due modi per farlo.
Puoi smontare la maniglia del rubinetto, con l’aiuto di una chiave a brugola e una chiave inglese facendo attenzione a non rovinare nulla o a perdere qualche pezzo oppure …
Oppure, molto semplicemente, fai un idrolavaggio senza smontare nulla.
Come si fa? Vediamolo!
Per prima cosa chiudi il rubinetto dell’acqua calda. Di solito si trova vicino al wc, assieme alla saracinesca dell’acqua fredda.
Se manca controlla che non ci sia un piccolo rubinetto sotto lo scaldabagno.
Se anche lì non trovi nulla, controlla che non ci sia una saracinesca sotto il lavello.
Di solito, l’acqua che va allo scaldabagno arriva dalla stessa linea della cucina.
Adesso devi smontare il doccino e tappare con un tappo da 1/2 prova impianto e apri l’acqua a metà tra freddo e caldo.
Smonta il rompigetto di un rubinetto qualsiasi e apri e chiudi più volte l’acqua sul caldo.
Dovresti vedere uscire del calcare, ovvero piccoli granelli di sassolini giallo-arancioni.
Dopo che non vedrai uscire più nulla, puoi ripristinare il tutto perché la cartuccia è pulita.
In questo modo non hai smontato nulla e non hai creato danni.
La soluzione definitiva, comunque, sarebbe quella di installare un dosatore di polifosfati sotto lo scaldabagno, o caldaia che sia.
Questo, infatti, evita la formazione di calcare nell’acqua calda.
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Avere il lavandino otturato è un problema comune nelle nostre case e crea diversi disagi.
Il primo fra tutti, dover trasportare tutte le stoviglie in bagno e lavarle magari in doccia creando un problema anche lì.
Non bisogna mai trascurare un lavandino otturato perché più passa il tempo e più diventa difficile sgorgarlo.
Ecco, dunque, i motivi per cui un lavandino si ottura e cosa fare per liberarlo.
Lavandino otturato: cause
La prima distinzione da fare è il luogo dove è messo il lavandino.
I blocchi che si formano in bagno sono assai differenti da quelli che si formano in cucina.
In bagno, infatti, un lavandino otturato è meno complicato da risolvere perché principalmente è bloccato da sporco leggero d’igiene (barba, capelli, ecc).
Sono poco frequenti, difatti, i casi di un lavandino otturato in bagno.
In cucina, invece, la situazione diventa più complicata.
Molte persone, non sapendo dove smaltire l’olio di frittura ed i piccoli frammenti di cibo, tendono a cacciare tutto nel lavandino, pensando che scorra via con l’acqua.
Purtroppo, però, ci sono alcune situazuazioni delicate.
Spesso, infatti, la cucina è posizionata, vuoi per estetica o per questione di spazi, lontano dal bagno.
Poiché la colonna fognaria, ossia il tubo che convoglia le acque reflue dalla casa alla strada, di solito è dietro il wc, questo crea problemi non indifferenti.
Più aumenta la distanza, infatti, minore è la pendenza del tubo di scarico murato.
In questo modo, l’olio fatica a scorrere e tende a depositarsi, accumulare sporco e detriti (un po’ come il colesterolo).
Cosa fare, dunque, per sbloccare un lavandino otturato?
Vediamo le soluzioni migliori!
Lavandino otturato: cosa fare
Per sbloccare un lavandino otturato, specialmente in bagno, può essere sufficiente usare una ventosa.
Questa, infatti, comprime e decomprime l’ari/acqua presente nello scarico e sblocca lo sporco.
Adesso basta far scorrere un po’ l’acqua e tutto si risolve.
La questione, invece, si complica per la cucina.
L’olio sedimentato, infatti, è solido e difficile da smuovere con la semplice ventosa.
In questo caso, prima di ricorrere agli agenti chimici, può essere sufficiente agire con una pompa sturascarichi.
Se questa non funziona, allora è possibile provare con un acido sgorgante.
In questo caso, però, è importante dotarsi di dispositivi di protezione individuale come guanti e occhiali.
Inoltre bisogna rimuovere tutta l’acqua raggiungibile, usare un imbuto e versare il prodotto con molta cautela poiché tende a creare reazioni esplosive.
Se anche questo modo, non funziona, allora bisogna tirare fuori l’artiglieria pesante.
In questo caso, bisogna smontare il sifone sotto il lavandino per evitare di creare danni ad una eventuale lavastoviglie collegata, tappare tutti gli scarichi del bagno, ad esclusione del wc, con degli stracci bagnati e sparare più colpi d’aria compressa fino a quando non si libera lo scarico.
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Leggi qui sotto cosa dicono i clienti che si sono rivolti a noi prima di te:
Non ti fidi ancora? Leggi cosa dicono di noi altri clienti.
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