Avere un condizionatore che puzza in casa è una situazione abbastanza comune.
Un condizionatore in casa è un’enorme vantaggio, specialmente nelle giornate estive molto bollenti, ma come ogni cosa richiede attenzioni e cure.
Condizionatore puzza: Cause
Di norma, un condizionatore inizia a fare puzza dopo diversi anni di utilizzo e di mancata manutenzione.
La causa principale sono i batteri che si sono annidati da qualche parte e si sono diffusi.
Dove si possono essere mai nascosti?
Ovviamente, nei punti meno raggiungibili come, per esempio, la ventola del clima.
E’ qui, infatti, che, con il tempo ed anni di utilizzo, si accumula della polvere che, oltre a ridurre l’efficienza del condizionatore, causa la puzza.
Sorge allora una domanda: come pulire la ventola?
Vediamolo insieme!
Condizionatore puzza: Come pulire la ventola
Pulire la ventola è un’operazione abbastanza complicata, specialmente perché è nascosta ed è difficile da raggiungere, ma c’è una soluzione!
Ovviamente, per pulire la ventola, hai bisogno dei giusti strumenti come:
Condizionatore inverter. Cos’è? come funziona? quale scegliere?
Queste sono le domande a cui risponderemo in questo fantastico articolo.
Se non hai voglia di soffrire le pene del caldo estivo, è giunto il momento di dare un’occhiata in giro e scegliere il tuo condizionatore inverter.
Ma cosa vuol dire inverter?
Condizionatore inverter: tecnologia
La tecnologia inverter è di più recente introduzione e rappresenta un miglioramento rispetto alla precedente tecnologia on/off. Questi condizionatori sono infatti progettati per l’erogazione continua della potenza refrigerante, effettuando piccoli aggiustamenti per mantenere costante la temperatura.
Questo si traduce non solo in una temperatura più stabile dell’ambiente, ma anche in minori consumi energetici, dato che non ci sono continui spegnimenti e accensioni.
Chiarito cosa vuol dire inverter, vediamo la potenza necessaria per il nostro ambiente.
Condizionatore inverter: quanti BTU
BTU sta per British Termal Unit, un’unità di misura internazionale usata per quantificare la quantità di calore sottratta (o aggiunta) all’ambiente in un’ora. Si può facilmente pensare che un climatizzatore dalla potenza refrigerante maggiore, dunque con un numero di BTU elevato, sia sempre meglio, invece non è così. La quantità di BTU necessarie è infatti commisurata alle dimensioni dell’ambiente da climatizzare e ad alcuni altri fattori ambientali: è importante avere un’idea precisa delle BTU che servono per refrigerare casa vostra altrimenti il climatizzatore rischia di lavorare troppo e dunque di andare incontro ad usura prematura. Questo è particolarmente vero per i vecchi climatizzatori con funzionamento on/off, ma ne parleremo meglio più avanti quando ci occuperemo delle diverse tipologie di condizionatore esistenti. Quante BTU servono allora per la tua casa? La tabella sottostante ti può aiutare a farti un’idea.
SUPERFICIE
BTU
15-18 m²
5-6.000
20-25 m²
7-9.000
30-36 m²
10-12.000
40-50 m²
13-17.000
55-60 m²
18-20.000
65-72 m²
22-24.000
80-96 m²
27-32.000
100-120 m²
34-40.000
È consigliabile avere uno split per ogni stanza che si vuole raffrescare. In questo modo raffreschi più veloce e con meno ore di lavoro. Ci sono, poi, alcuni fattori ambientali da tenere a mente nel calcolo della superficie: se ad esempio il condizionatore si dovrà collocare in un ambiente naturalmente caldo, come una mansarda o una sala esposta al sole da grandi finestre, è necessario calcolare un 10% di BTU in più per compensare questo calore extra. Per lo stesso motivo, se il condizionatore viene collocato in cucina, dove forni e fornelli possono generare calore in surplus, è necessario aggiungere 4.000 BTU al totale.
Condizionatore inverter: gas refrigerante
Per il loro funzionamento i condizionatori si servono di gas refrigeranti che, una volta compressi dal compressore, raffreddano la serpentina in cui sono contenuti e l’aria fatta passare attraverso questa serpentina viene refrigerata. I gas refrigeranti vengono valutati secondo due parametri: il Global Warming Potential (GWP) e l’Ozone Depletion Potential (ODP), indicatori dunque di quanto dannosi essi siano per l’ambiente. Bisogna notare che a partire dal 2025 sarà vietato l’uso di gas refrigeranti con GWP superiore a 750, quindi se vuoi acquistare un condizionatore nuovo è meglio equipaggiarsi già di un apparecchio rispondente a questo obbligo.
Nei condizionatori attuali sono sostanzialmente due i gas refrigeranti utilizzati:
R410a: GWP=2088, ODP=0
R32: GWP=675, ODP=0
Entrambi i gas non sono pericolosi per lo strato di ozono (il loro Ozone Depletion Potential è pari a zero), ma il primo, che al momento in cui scriviamo è ancora utilizzato su alcuni modelli economici, ha un GWP di molto superiore a quello che sarà il futuro limite massimo. Per completezza d’informazione è bene ricordare che non è possibile utilizzare un gas refrigerante diverso da quello per cui il condizionatore è stato progettato, dunque non è possibile semplicemente cambiare refrigerante e pensare che vada bene così: si finisce solo col danneggiare l’apparecchio. Considera infine, se ancora ti servisse un incentivo a scegliere un condizionatore a gas R32, che quest’ultimo è molto più semplice e più economico da ricaricare rispetto all’R410a.
Condizionatore inverter: quale scegliere
Le marche di condizionatori inverter tra cui scegliere sono molte e spesso mandano in confusione.
Per questo, ti ho fatto una bella lista delle migliori marche.
Daikin
A cosa pensi se dico “condizionatore”? A Daikin, ovviamente.
Questo, infatti è il numero uno dei condizionatori, anche di quelli inverter.
Una caldaia a condensazione, rispetto a quella tradizionale, permette un risparmio sul consumo del gas perché riesce a recuperare il calore latente che prima veniva disperso in ambiente con i fumi.
In questo modo, una caldaia a condensazione, riesce a risparmiare il 30% dei costi in bolletta. Non è fantastico?
Ma quali sono le migliori caldaie a condensazione presenti sul mercato? Come districarsi tra le mille offerte? Vediamo di fare il punto in questo fantastico articolo.
Dimenticavo, se vuoi scoprire come risparmiare maggiormente sul riscaldamento, leggi questo articolo!
Prima di proseguire, Ti riporto una tabella dove è possibile vedere le potenze necessarie per la grandezza della casa.
Ovviamente, i calcoli per scegliere la potenza della caldaia sono indicativi perché per fare una scelta più attenta dovrai considerare tanti altri fattori.
Detto questo, cominciamo!
Caldaia a condensazione: Marche migliori
Le marche migliori di caldaie a condensazione sono:
Vaillant è protagonista nell’innovazione del mondo della climatizzazione e riscaldamento con soluzioni eco-compatibili ad alto risparmio energetico, tutte orientate all’utilizzo delle energie rinnovabili. L’Azienda è presente sul mercato italiano dal 1960 ed è stata premiata nel 2013 dall’IF World Design Guide per la sua Vaillant EcoBLOCK plus, una delle migliori caldaie a condensazione murali al mondo, grazie anche ai suoi dettagli di pregio e ad una grande efficienza energetica. La versione con bollitore permette di utilizzare la caldaia anche per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
Questo marchio ha sviluppato un sistema denominato ELGA, che riesce a regolare e monitorizzare in maniera elettronica la combustione del gas, e quindi ad ottimizzare i consumi garantendo il miglior rendimento possibile.
BOSCH, azienda tedesca nata oltre 100 anni fa, si è sempre distinta nel mercato per l’elevata qualità dei prodotti immessi sul mercato. Già leader in vari settori industriali e domestici, quali la produzione di dispositivi IoT per la domotica e l’industry 4.0, Bosch ha deciso di profondere ulteriori sforzi per eccellere anche nell’ambito della termotecnica, acquisendo l’azienda Junkers (già leader del settore) e realizzando impianti di riscaldamento di alta qualità che sono in grado di garantire elevate prestazioni e un bassissimo impatto ambientale, grazie alle ridotte emissioni inquinanti.
Come accennato, alcuni modelli di caldaia a condensazione Bosch vengono commercializzati con il brand Junkers. Solitamente si tratta di impianti meno curati sotto l’aspetto estetico, destinati prevalentemente a chi cerca qualità ed efficienza, senza guardare l’aspetto del prodotto o per coloro che non hanno bisogno di soluzioni avanzate per il collegamento con app e domotica.
Baxi Duo-tec Compact a condensazione
Al terzo posto troviamo la Baxi Duo-tec Compact a condensazione da 24 kw e da 28 kw.
Partendo dal concetto che la caldaia a condensazione per garantire la massima resa, deve funzionare costantemente, cercando di limitare il numero di accensioni e spegnimenti durante l’arco della giornata, Baxi ha sviluppato il suo esclusivo sistema GAC.
Grazie al GAC (Gas Adaptive Control) le caldaie Baxi sono in grado di tenere sotto controllo il segnale di fiamma, riuscendo così a variare la quantità di gas in maniera del tutto automatica. Questo genera due enormi vantaggi: riduzione dei consumi e facilità di installazione, in quanto le regolazioni vengono fatte dal software stesso della caldaia.
Tutte le caldaie BAXI sono dotate della funzione antigelo, particolarmente utile se la caldaia deve essere installata all’aperto in zone climatiche con inverni molto rigidi.
eretta è una società italiana fondata oltre 40 anni fa, che sin dalla sua nascita investe nell’innovazione per fornire caldaie e impianti di climatizzazione di qualità alle case degli italiani. I prodotti a catalogo sono molti e comprendono caldaie a condensazione murali e caldaie a basamento, da incasso e da esterno. Per un elenco completo potete fare riferimento al sito aziendale: http://www.berettaclima.it/prodotti/residenziale/murali-condensing.
Ariston CLAS One24 a condensazione
Al quinto posto troviamo Ariston CLAS One da 24 kw e da 30 kw.
La vasta gamma di caldaie Ariston offre la massima resa termica e il maggior comfort con il minor consumo possibile di energia. Da oltre 50 anni, ogni caldaia Ariston garantisce affidabilità e performance durature grazie all’impiego delle più innovative tecnologie di riscaldamento.
Questo modello proposto da Ferroli è un generatore di calore a condensazione pensato per i sistemi di riscaldamento più vecchi, da installare quindi in edifici datati in cui non è possibile dare revisioni all’impianto.
Accessori fondamentali
Le caldaie a condensazione, rispetto alle colleghe più datate, hanno componenti più delicati e perciò necessitano di alcuni accessori fondamentali:
Dosatore di polifosfati, che evita la formazione di calcare che andrebbe a danneggiare sia la caldaia che i rubinetti in casa e che, ovviamente, dovrà essere ricaricato;
Defangatore, che tiene pulito l’impianto di riscaldamento dalle schegge metalliche;
Neutralizzatore, che evita che la condensa leggermente acida della caldaia vada a danneggiare i tubi di fogna;
Questa, molto probabilmente, è la domanda che ti starai ponendo in questo momento se sei atterrato su questa pagina.
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Avere un condizionatore che non raffredda nel bel mezzo dell’afa estiva è il peggior incubo degli italiani.
D’altronde il clima è questo: d’inverno fa troppo freddo e d’estate fa troppo caldo.
Sia che il tuo condizionatore abbia pochi o molti anni di vita, richiede manutenzione che, se non gliela dai, ti lascia a secco al momento del bisogno.
Condizionatore non raffredda: scarsa pulizia
Capisco che il condizionatore, essendo fissato in alto sul muro, è difficile da raggiungere, ma anche lui ha bisogno di una pulita ogni tanto.
Al suo interno, infatti, ci sono dei filtri il cui compito è trattenere le particelle di polvere che circolano nella stanza.
Dopo diversi mesi, però, vuoi che non si tappi.
Nella mia esperienza lavorativa ho avuto a che fare con filtri ricoperti da una coltre alta 1 cm di polvere! Non posso immaginare la salubrità dell’aria che è andata in giro in quegli anni.
Quello che succede, però, quando il filtro si tappa di polvere, è che il condizionatore non raffredda.
Hai mai provato a spegnere una candelina con la mascherina? Non si spegne!
Ecco lo stesso succede con il condizionatore, la ventola gira, il gas fa il suo lavoro, ma … non entra aria da raffreddare.
Lo stesso succede anche al motore esterno.
In questo caso, invece, si tappa la griglia dello scambiatore di calore che serve a raffreddare il gas in arrivo dalla stanza da raffreddare, o da scaldare a seconda della stagione.
Anche la macchina esterna, infatti, ha una ventola, ma avendo la griglia tappata, la mascherina non gli permette di svolgere al meglio il suo dovere.
Poi è ovvio che con il passare degli anni il livello del liquido refrigerante può abbassarsi, ma parliamo di molti anni.
Quindi, prima di incolpare il gas, pensa: quando è stata l’ultima volta che ho pulito il condizionatore?
Condizionatore non raffredda: guasto tecnico
Come tutti gli apparecchi elettronici, anche il condizionatore è esposto a difetti di elettronica.
Se il condizionatore non raffredda, infatti, può essere che la macchina esterna non sia partita.
E’ questa, infatti, che raffredda e manda in circolo il gas refrigerante.
Se noti che la macchina esterna non da alcun cenno di vita, è giunto il momento di farla visitare da un centro assistenza autorizzato!
Condizionatore non raffredda: basso livello di gas refrigerante
Eccoci finalmente al motivo a cui tutti prestano attenzione quando il condizionatore non raffredda, o scalda, più bene come prima.
Come accennato sopra, però, ce ne vogliono di anni affinché il livello del gas refrigerante si abbassi.
Soprattutto perché l’impianto è a tenuta stagna, un po’ come il frigorifero.
Quante volte hai ricaricato il gas al tuo frigorifero? (Sempre che sia durato a sufficienza per pensarci ;))
Condizionatore non raffredda: cosa fare
Per rimettere in sesto un condizionatore che non raffredda/scalda bisogna, per prima cosa, pulire i filtri dello split interno e la griglia della macchina esterna.
Per prima cosa, con l’aiuto di una scala, apri la parte frontale dello split, togli i filtri, dagli una spolverata e una sciacquata con un panno umido.
Poi spruzza l’igienizzante sulla batteria che vedrai sotto i filtri e lascia agire per qualche minuto, come indicato dal produttore sulla confezione.
Adesso non ti resta che riposizionare i filtri e pulire la macchina esterna.
Qui, sempre con l’aiuto di una scala, se necessario, raggiungi il retro della macchina e dagli una spolverata con il pennello.
Quando sarai soddisfatto del risultato, potrai, con l’aiuto di uno spruzzatore a pressione, dare una lavata alla griglia, per eliminare anche le particelle di polvere che si trovano tra le lame.
Solo dopo aver eseguito tutte queste operazioni si può imputare il livello del gas come causa della bassa efficienza.
In questo caso, però, è bene rivolgersi ad un tecnico che con gli opportuni strumenti potrà verificare il livello del gas refrigerante e, se necessario, rabboccarlo.
Chiamaci
Se non sei pratico del fai da te o hai paura di creare più danni che benefici, non esitare e chiamaci subito al 3898835026 e saremo da te in men che non si dica!
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La pulizia del condizionatore è un’intervento di fondamentale importanza per mantenere sempre efficiente tutto l’impianto.
Che senso ha avere il condizionatore e non avere l’aria fresca nelle estati torride e afose?
Non ne vale la pena?
Pulizia condizionatore: Perché è importante
Con l’uso, infatti, i filtri della macchina interna tendono ad accumulare le particelle di polvere che hanno trattenuto durante il funzionamento.
In questo modo non riescono più a raffreddare l’aria nell’ambiente.
Anche la macchina esterna ha una griglia tramite cui scambia calore per rinfrescare l’ambiente.
Purtroppo, anche questa tende ad accumulare sporco e polline e non svolge bene il suo lavoro.
La macchina esterna, poi, non riuscendo a svolgere il suo lavoro, aumenta il consumo di corrente e, in alcuni casi, può anche difettarsi per l’eccessivo sforzo.
Prova tu a sollevare un peso maggiore di quanto tu possa effettivamente sollevare!
Inoltre, il condizionatore ha delle lamelle che trattengono le particelle più piccole che il filtro non è stato capace di trattenere.
In questo modo, con il passare del tempo, diffonde una carica microbica maggiore nell’ambiente.
Se soffri di problemi respiratori, non puoi permetterti di avere i condizionatori sporchi!
Se vuoi pulire il tuo condizionatore, non aspettare oltre. Chiamaci subito al 3898835026. Operiamo su tutta Milano e provincia!
Pulizia condizionatore: cosa fare
Per pulire il condizionatore bisogna procedere nel seguente modo:
Pulire la griglia della macchina esterna con l’aiuto di un pennello curvo dallo sporco visibile e procedere, poi, con un getto d’acqua in pressione per eliminare anche le particelle più piccole incastrate tra le lamelle
Asportare e lavare i filtri degli split interni prima con un pennello e poi con acqua
Pulire le lamelle interne dello split con una soluzione battericida per abbattere la carica microbica
Lasciare agire la soluzione secondo le tempistiche indicate dal produttore
Spruzzare acqua in pressione per mandare la soluzione battericida anche nel canale di scolo dell’acqua di condensa
Rimontare i filtri precedentemente puliti e asciugati
Accendere il condizionatore per almeno 30 minuti per verificare se raffredda bene
Se nonostante la pulizia noti che il condizionatore non raffredda, potrebbe essere necessario rabboccare il gas refrigerante.
Con gli anni, infatti, può diminuire leggermente il livello del gas nella macchina esterna.
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Dicono di noi
Guarda cosa dicono i clienti che si sono rivolti a noi prima di te:
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